Angeli del "fango o delle macerie": orgogliosi di essere ciò che siamo. Editoriale di Daniele Tissone

Anche questo sisma, per quanto "imprevedibile e nefasto" potesse essere rispetto ai precursori, presenta almeno due aspetti in comune con i precedenti episodi: l'elemento soccorritori e le immancabili polemiche che ne seguiranno.
Come si legge oggi su La Repubblica "sono arrivati pochi minuti dopo la tremenda scossa che ha squarciato il cuore dell'Italia. Sono i soccorritori: Vigili del Fuoco, Soccorso alpino, Protezione civile, Croce Rossa e volontari che senza paura e incuranti della fatica stanno lavorando ininterrottamente per trovare le persone sotto quel che resta di Amatrice, Accumoli e Pescara del Tronto, i luoghi più colpiti dal sisma."
Sempre sul medesimo quotidiano: "L’Italia nonostante i tanti terremoti che l’hanno devastata non ha mai messo in piedi un grande piano sulla prevenzione sismica e la scossa che ha colpito il Centro Italia in altre realtà non avrebbe provocato gli stessi danni. Lo dicono senza mezzi termini i giornali stranieri, che puntano sulle norme edilizie troppo permissive nel Belpaese, e gli esperti del Mit di Boston che sostengono in maniera netta come “la scossa del 24 agosto non era poi così elevata”. E a dar manforte alle critiche che arrivano dall’estero arrivano i numeri impietosi sulle abitazioni realizzate prima degli anni Ottanta e mai messe in sicurezza: il 60 per cento degli edifici in Italia è stato realizzato prima del 1971 e di questi 2,1 milioni sono in stato “pessimo o mediocre”, come ha rilevato l’Ance. A fronte di questa disastrosa situazione, lo Stato dagli anni Sessanta a oggi ha investito 150 miliardi di euro dopo i terremoti per ricostruire quanto crollato, ma in prevenzione ha stanziato appena un miliardo e solo dopo i fatti del 2009 che hanno devastato l’Aquila. E di quest’ultima cifra sono stati realmente spesi poche decine di milioni in 250 edifici pubblici. Poi il nulla."
Cosa ci può essere di più terribile rispetto ad una simile analisi di cause, concause o di mancati interventi, alleviata, unicamente, da questa immagine di "soccorritori che, come angeli, compaiono in aiuto a questi sfortunati?"
Siamo, purtroppo, alla solita polemica infruttuosa che viene alleviata, unicamente, da un popolo italico che si distingue in solidarietà a tutti i livelli "ad iniziare dal basso."
Tra questi "Angeli" annoveriamo, infatti, anche il nostro personale - donne e uomini in divisa - che, condizionati da anni di attività profusa verso il prossimo, indirizzata sulla specifica professione di aiuto, non può fare a meno di disinteressarsi ai problemi delle persone, soprattutto quanto più questi risultino elevati tanto da richiedere di poter spesso lavorare anche oltre l'orario di servizio come di poter essere assegnati, direttamente, sui luoghi del disastro per prestare immediato soccorso.
Su queste "persone" vorrei oggi - senza retorica - potermi soffermare. Sui loro problemi abbiamo spesso speso parole ma molto poche ne abbiamo dedicate alla loro generosità nonché al loro altruismo; persone che abbiamo visto spalare, in divisa, cumuli di fango e detriti dalle cinque terre all'aquila, che abbiamo visto soccorrere bambini e donne in pericolo a bordo dei barconi come attraverso le frontiere terrestri.
Tutti Poliziotti e forze dell'ordine che sanno bene cosa sia una famiglia, cosa significhi essere un genitore e di come sia difficile "campare oggigiorno" con uno stipendio "bloccato da ben sette anni" e con indennità orarie, notturne o festive da vera fame.
Ciononostante e forse per mera similitudine, ci piace condividere queste cose con la gente comune e con chi soffre, anche quando comperiamo un panino ad una vittima di reato o, quando, doniamo un capo di vestiario usato ad un piccolo sfortunato extracomunitario nel pieno dell'inverno.. Sono infatti queste le cose e le persone che ci rendono orgogliosi di essere ciò che siamo, forti del fatto che quello che noi facciamo, ogni giorno, - spesso lontano dai riflettori -, non è altro che il nostro dovere.

Editoriale del segretario generale Silp Cgil Daniele Tissone

VI Congresso Nazionale Silp CGIL
Speciale 20 anni SILP CGIL
Convenzioni SILP
SILP Telegram
Questo sito utilizza cookie per le proprie funzionalità. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie clicca questo link. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all’uso dei cookie.